Lo dicevamo da tempo: il sistema Alfieri imposto ad Agropoli infatti ha previsto l’acquisizione della “benevolenza” dei funzionari chiave della macchina amministrativa con numerose procedure di mobilità e di incentivazione palesemente “forzate”.
Tale sistema ha permesso di controllare direttamente l’erogazione di contributi di ogni genere e l’assegnazione di appalti, in specie quelli per affidamento diretto, ed in via consequenziale controllare il voto grazie alla benevolenza dei numerosi soggetti percettori.
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