Ieri siamo stati ad assistere i lavori della commissione sanità del Consiglio Regionale dove finalmente si è dato ascolto alla scandalosa soppressione di un punto di pronto soccorso ad Agropoli.
Nonostante però i trionfalismi per un prossimo potenziamento estivo del PSAUT attuale, nulla di nuovo.
La regione #Campania è ancora commissariata dal governo nazionale per il settore della Sanità. Recentemente era stato nominato da #Renzi il nuovo Commissario ad Acta Joseph Polimeni, che è subentrato a #Caldoro firmatario del famigerato Decreto 49. Polimemi e il suo staff sono al lavoro per il nuovo Piano Ospedaliero, appunto in fase di redazione e da presentare entro fine mese.
Ieri doveva essere essenzialmente l’occasione per ascoltare Polimeni ed avere delucidazioni sul suo lavoro. Purtroppo e sfacciatamente né Polimeni né il suo vice né tanto meno altro suo delegato sono intervenuti bisfrattando di fatto l’audizione stessa e i consiglieri regionali che l’avevano invitato.
Chi racconta cose diverse o racconta solo #falsità o ha avuto le visoni.
Rimane l’unica proposta fattiva della consigliere #M5S Valeria Ciarambino che prevede di formulare un documento di osservazioni e proposte fatte in sede di audizione e trasmetterle d’ufficio al Commissario Polimeni in modo che ne tenga debita considerazione.
In questo documento però mancheranno elementi utili per la riapertura dell’Ospedale di Agropoli. Nessun documento ufficiale ne tantomeno informale è stato consegnato dai delegati della amministrazione comunale a differenza di quanto fatto gli omologhi di Polla e Scafati, presenti con sindaci, consiglieri, direttori di struttura, rappresentanze sindacali e carte alla mano.
Per #Agropoli sicuramente non è passata inosservata addirittura l’assenza del nostro #sindaco, dichiaratamente occupato in altri impegni.
Voglio chiudere ricordando poi che ad Agropoli, al peggio non c’è mai fine. Non solo infatti l’ospedale è stato chiuso, ma anche la #Clinica #Malzoni non versa in ottimo stato, considerate le difficoltà di gestione del personale e la mancata erogazione degli stipendi che inevitabilmente creerà nuovi disagi.