Alluvioni, frane, terremoti, incendi, emergenze ambientali… Agropoli e tutto il Cilento come abbiamo visto nei giorni scorsi e negl’ultimi tempi non è certo esente da questi problemi. La nostra città non è però purtroppo preparata. Oltre aver perso l’Ospedale primo presidio di emergenza territoriale, l’amministrazione della nostra città non ha mai neanche mai disposto il piano comunale di protezione civile. La Pianificazione di Emergenza Comunale (PEC) in materia di Protezione Civile è diventata obbligatoria con la legge 12 luglio 2012, n. 100 che modifica in modo significativo la Legge 225/92. In particolare la legge prevede che il piano di emergenza comunale sia approvato da ciascun comune, con Deliberazione di Consiglio Comunale.
Il piano di emergenza è l’insieme
delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità
attesa in un determinato territorio. Il piano è lo strumento che consente alle
autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della
popolazione e dei beni in un’area a rischio. Ha l’obiettivo di garantire con
ogni mezzo il mantenimento del livello di vita ”civile” messo in crisi da una
situazione che comporta gravi disagi fisici e psicologici. In particolare deve
raccogliere tutte le informazioni sulle caratteristiche e sulla struttura del
territorio; stabilire gli obiettivi da conseguire per dare un’adeguata risposta
di protezione civile ad una qualsiasi situazione d’emergenza; indicare le competenze
dei vari operatori e assegnare le responsabilità decisionali ai vari livelli di
comando e controllo individuando come utilizzare le risorse in maniera
razionale.
Oltre il Piano va contestualmente
istituito il Gruppo Comunale volontari di Protezione Civile di Agropoli. Non
avendo a disposizione molti altri presidi istituzionali presenti sul territorio
(prefetture, vigili del fuoco, commissariato di pubblica sicurezza, servizio di
emergenza sanitaria) il volontariato potrebbe avere una grande importanza nella
protezione civile. A nostro avviso non dobbiamo aspettare eventi tragici, o
peggio, luttuosi, per comprendere la necessità di dotarsi di una squadra
di volontari formati e preparati, che nell’emergenza o in altre
evenienze particolari, possano fronteggiare le diverse esigenze a cui il
territorio è sottoposto, ovvero il rischio ambientale, idrogeologico, sismico e
quello degli incendi boschivi. Non ultimo il gruppo può coadiuvare o coordinare
tante altre attività come l’assistenza alle tante manifestazioni,
sportive e culturali, nell’ottica di una Protezione Civile che operi non solo
nell’intervento ma anche nella prevenzione.
Sperando di aver dato un buono
spunto costruttivo, tutto il gruppo dei Cittadini Cinque Stelle si fa promotore
in prima linea del sostegno alla causa che speriamo venga recepita in tempi
brevi dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale anche e soprattutto in
virtù del redigendo Piano Urbanistico Comunale, il quale risulterebbe gravemente
carente senza l’integrazione col piano di Protezione Civile.